COMMENTO
I sogni non hanno confini, raggiungono vasti orizzonti ed anche
se a farli sono "solo una donna", esprimono sentimenti puri, di
pace, di giustizia, di fratellanza e di conquiste sociali.
La donna ha, nel suo DNA, qualità che la caratterizzano come
essere fragile ed insicuro, ma che invece, uniti alla fede,
diventano forza, vigore ed entusiasmo per la vita.
Tutto ciò conduce la donna ad essere in grado di fronteggiare le
avversità che la vita propone, a sperare e lottare per un futuro
migliore, alieno da violenze e sorprusi.
Una lettura in chiave allegorico-spirituale di questi versi
raffigura nella "donna" la chiesa, che acquista, nella speranza
in Dio, la forza e la potenza di un’aquila, per cui riesce a
raggiungere le vette più alte della vita.
In Isaia 40,31 è scritto:
"ma quelli che
sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, s’innalzano con le
ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza
affaticarsi".
La chiesa ha qualcosa di speciale nella sua essenza spirituale:
la luce di Gesù Cristo che sfavilla dai suoi occhi, il vento
dello Spirito Santo fra i capelli che la sospinge dove Egli
vuole e nel cuore il sublime sentimento dell’Amore che è Dio
stesso.
Questi versi che emanano un forte senso di libertà, di vittoria
sul male, di trascendenza e di spiritualità, fanno della donna
un essere vincente e della Chiesa, "sposa" di Cristo, l’esempio
della debolezza umana che riesce a vincere sulla morte perché ha
sperato e confidato nel suo Salvatore.
Marcella Teresi Hernandez
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